i Sofisti

Buongiorno a tutt*, come state?
Vi sta piacendo questa mia piccola rubrica filosofica? Nel mentre la continuo parlando dei Sofisti, coloro che dal V secolo, facevano professione di sapienza e la insegnavano dietro compenso. Per questo motivo furono criticati da Senofonte come ” prostituti della cultura”: infatti nella mentalità aristocratica, il fatto che un filosofo si facesse stipendiare per i suoi insegnamenti era assolutamente scandaloso. Furono soprattutto Aristotele e Platone a “demonizzare” culturalmente i sofisti, dichiarandoli “negozianti di merce spirituale”, interessati più ai soldi che alla ricerca della verità. I sofisti furono autori di una grande innovazione filosofica; essi infatti spostarono l’asse della ricerca dalla natura all’uomo. Le cause che mossero questo nuovo ramo di ricerca furono: Dal punto di vista politico: si può comprendere questa “rivoluzione filosofica” in relazione all’atmosfera che si respirava ad Atene nel V secolo , in seguito alla vittoria contro i Persiani; Dal punto di vista filosofico: vi era una forte sfiducia nell’indagine naturalistica che aveva visto il proliferare delle ipotesi più svariate e opposte, senza che si trovasse una strada di unanime assenso; Dal punto di vista sociale: il pensiero dell’uomo greco sarebbe stato influenzato dalla crisi dell’ aristocrazia, la crescita della potenza della borghesia cittadina, l’espandersi di traffici e commerci, l’affinarsi delle tecniche e l’avvento della democrazia. Queste cause di nature diverse comportano l’affermarsi di nuovi parametri di giudizio e un’ accresciuta consapevolezza, dell’ uomo greco, delle sue prerogative.
“L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.”
Protagora

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